Lazio: i monti di Roma e delle province laziali

Lazio – Provincia di Roma: A) Monti Lucretili (M.Gennaro e Catillo con M.Sterparo); B) Monti Simbruini (Livata e M. Autore)

A) I Monti Lucretili, che interessano il Parco dei Monti Lucretili, oltrechè le aree protette di Monte Catillo e dei Monti Nevegna e Cervia, sono visibili da Roma e sono i primi rilievi che si incontrano in direzione est (nord est) e che si collocano oltre Tivoli (e sopra).

Per un completo quadro si rinvia alla Guida escursionistica “Monte Catillo Monti Lucretili Monti Nervegna e Cervia“, dotata di carta di sentieri, a cura di A.Bollati, P. Pitzianti, C.Coronati ed. Il Lupo 2010 (www.edizioniillupo.it)

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Monte Gennaroda San Polo dei Cavalieri al Pratone; salita per la Scarpellata; cima; e ritorno per sentiero normale.   – Escursione per tutti, con una buona resistenza (5 ore); non ci sono punti di ristoro  

-In auto, con uscita A24 per Tivoli, si giunge e si supera Tivoli e San Polo dei Cavalieri; dopo circa 4 km, la strada termina sotto il Monte Morra ove si lascia l’auto.

Il sentiero 303 si incammina attraverso una piccola gola e quindi nel bosco e tra sassi carsici si effettuano saliscendi fino al Poggio di Valle Fura (895 slm; 15 min.); proseguendo nel bosco di faggi per la Valle della Cavalera, fino a giungere al Pratone di Monte Gennaro (m. 1024 slm; 1h), ampia distesa di prati – pascoli di quota con piccolo edificio diruto (forse una chiesetta), dominata sullo sfondo dalla cima del monte. – Percorrendo il sentiero 301A  si attraversa l’intero Pratone (40 min.), fino  a giungere al sentiero 301 che sale sulla destra verso la cima (difficile trovare l’innesto). La salita verso la cima è piuttosto ripida (1h), tra rovi e poi sassi. – In cima (1.275 s.l.m.) gran croce, panorama a 360° su Roma e sulla piana laziale, da un lato, e sulle montagne dell’Abruzzo (ben in vista il Velino) dall’altro. 

Il ritorno più diretto (sent. 305) scende attraverso sassi e alberi di fusto basso (pungitopo, rovi…) fino al Pratone, da cui si riprende il sentiero 303, scendendo fino al punto di partenza. 

Valutazioni: la prima parte di bosco è molto piacevole ed in alcuni punti suggestiva, come pure il panorama in cima. Passeggiata piuttosto frequentata, con un’ultima parte (dal Pratone) piuttosto sconnessa come fondo. Prestare la massima attenzione ai segnali ed al sentiero corretto; solo in alcuni punti i segnali sono visibili e spesso le molte deviazioni (senza indicazioni)  confondono il gitante sulla giusta direzione, rischiando di perdere il sentiero e di affaticarsi più del dovuto (effettuata il 6.2.21).  

By car, with the A24 exit for Tivoli, you reach and pass Tivoli and San Polo dei Cavalieri; after about 4 km, the road ends under Monte Morra where you can leave your car. The path 303 starts through a small gorge and then in the woods and among karst stones you can go up and down to Poggio di Valle Fura (895 asl; 15 min.); continuing in the beech forest for the Cavalera Valley, until you reach the Pratone di Monte Gennaro (1024 m asl; 1h), a wide expanse of meadows – altitude pastures with a small ruined building (perhaps a church), dominated in the background by the top of the mountain. – Along the path 301A you cross the entire Pratone (40 min.), Until you reach the path 301 which climbs on the right towards the top (difficult to find the connection). The climb to the top is quite steep (1h), between brambles and then stones. – At the top (1,275 s.l.m.) grand cross, a 360 ° panorama of Rome and the Lazio plain, on one side, and the mountains of Abruzzo (the Velino is clearly visible) on the other. The most direct return (path 305) descends through stones and low-stemmed trees (butcher’s broom, brambles …) to Pratone, from which path 303 resumes, descending to the starting point. Evaluations: the first part of the forest is very pleasant and suggestive in some points, as is the panorama at the top. Rather popular walk, with a last part (from Pratone) rather bumpy as a background. Pay close attention to the signs and the correct path; only in some points the signs are visible and often the many deviations (without indications) confuse the traveler on the right direction (done on 6.2.21).

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Tivoli – Monte Sterparo – Colle Lecinone – Colle Piano – Monte Catillo – Tivoli  

per tutti – non c’è acqua – percorso circolare di circa 12 km – 4,30/5 ore

-In auto, con uscita A24 per Tivoli, si giunge a Tivoli – il sentiero si diparte sulla destra poco dopo l’Arco di Quintilio Varo detto Quintiliolo (in Via Quintilio Varo), all’altezza di una grande curva sulla sinistra, una piccola deviazione porta alla Riserva Naturale del Monte Catillo dove si entra attraverso un cancello (m. 235 s.l.m.);

-Il sentiero n. 331 sale comodamente su ampio fondo roccioso sale gradualmente per circa mezz’ora, fino a giungere ad un incrocio con un pianoro erboso sulla sinistra. -Si prende a questo punto il piccolo sentiero n. 332 che attraversa il pianoro, scende verso il fosso dell’Obacco e risale il versante opposto in modo piuttosto ripido all’interno di un bosco (purtroppo oggi penalizzato da un incendio). – Il sentiero si inerpica poi anche con alcuni passaggi -leggermente impegnativi- ma con una vista (sulla sinistra) che premia l’escursionista. – Seguire sempre i segnali del sentiero, molti e ben tenuti, per evitare di perdere la traccia. – Si giunge così in circa un ulteriore ora alla cima del Monte Sterparo (586 s.l.m.) segnalata da una croce di ferro e una Madonnina. – Splendido panorama su Roma et ultra 

-Per il ritorno si prende il sentiero n. 335, che porta dolcemente con una piccola salita al Colle Lecinone (m. 612 s.l.m.) dove esiste un vecchio rudere. – Quindi si prosegue per il sentiero 334, sempre ben segnato, scendendo dolcemente in un bellissimo querceto, silenzioso e misterioso, che si attraversa per circa 15 minuti fino a giungere al quadrivio a quota 510 m.

-Da qui si può scegliere se tornare su Tivoli (sentiero 331) o proseguire per fare un ampio anello (per il sentiero 330), come abbiamo fatto; prima verso la “cisterna romana” (ormai anch’esso un rudere) e poi fino alla cresta di Colle Piano (m. 600 s.l.m.) che si percorre per intero (panorama sulla sinistra sopra Castel Madama) con sentiero non comodissimo per le molte rocce. – Nella discesa si attraversa una affascinante sughereta -rara in queste zone e ben segnalata- e quindi si scende fino al Monte Catillo; – si passa sotto alla falesia del Catillo con vista ormai su Tivoli e si giunge così alla strada asfaltata subito sopra l’Arco di Quintiliolo.  

Valutazioni: piacevole gita da effettuarsi in periodo invernale o comunque non in periodo caldo; escursione varia con un bel panorama e con il bosco e la sughereta su tutti. Non c’è acqua nè punti di ristoro e dunque bisogna portare con se il necessario. (effettuata il 22.1.22)   

By car, with the A24 exit for Tivoli, you reach Tivoli – the path departs on the right shortly after the Arco di Quintilio Varo known as Quintiliolo (in Via Quintilio Varo), at the height of a large curve on the left, a small deviation leads to the Monte Catillo Nature Reserve where you enter through a gate (235 m asl); -The path (331) climbs comfortably on a large rocky bottom gradually climbs for about half an hour, until it reaches an intersection with a grassy plateau on the left. – At this point, take the small path n. 332 which crosses the plateau, descends towards the Obacco ditch and climbs the opposite slope in a rather steep way inside a wood (unfortunately today penalized by a fire). – The path then climbs up with some passages – slightly challenging – but with a view (on the left) that rewards the hiker. – Thus, in about a further hour, you reach the top of Monte Sterparo (568 a.s.l.) marked by an iron cross and a Madonnina. – Splendid panorama on Rome et ultra -For the return go down keeping the left towards the Colle Lecinone (path n. 335) where there is an old ruin. – Then continue along the path (334), always well marked, descending gently into a beautiful, silent and mysterious oak forest, which you cross for about 15 minutes until you reach the crossroads at 510 m. From here you can choose whether to return to Tivoli (path 331) or continue to make a wide ring (for path 330), as we did, first towards the “Roman cistern” (now also a ruin) and then up to the ridge (Colle Piano) that you go through in its entirety (panorama on the left above Castel Madama) with a path that is not very comfortable due to the many rocks. – On the way down, you cross a fascinating cork oak forest – rare in these areas and well signposted – and then go down to Monte Catillo; – you pass under the cliff with a view now of Tivoli and thus reach the asphalted road immediately above the Arco di Quintiliolo. 

Evaluations: pleasant trip to be carried out in winter or in any case not in the hot period; varied excursion with a beautiful panorama and with the wood and the cork oak forest above all. There is no water or  refreshment points and therefore you have to bring the necessary with you. (carried out on 22.1.22)

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B) Monti Simbruini: il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini è la più vasta area protetta del Lazio (circa 30.000 ettari) e con biodiversità; cime che raggiungono i duemila metri, estese faggete, ampi pianori carsici, ricchezza di acque sorgive (la stessa etimologia della parola Simbruini deriva dal latino “sub imbribus”, sotto le piogge), caratterizzata al suo interno da piccoli centri abitati (i sette comuni del Parco) ricchi di testimonianze storico-artistiche a volte millenarie (http://www.parcomontisimbruini.it/).

Si consiglia la guida di Carlo Coronati Monti Simbruini Cantari Ernici occidentali, ed. il lupo III, 2015, con annessa cartina

A) Monte Livata

Autostrada A24; uscita Mandela-Vicovaro; via Tiburtina Valeria direzione Subiaco (s.s. Sublacense); a Subiaco la tangenziale (verso Livata ed ospedale) porta -con una via in salita e parecchi tornanti- a Monte Livata (la “montagna di Roma”), a m. 1250 slm, fino al Centro visite (dove è possibile affittare anche le ciaspole).

A24 motorway; Mandela-Vicovaro exit; via Tiburtina Valeria towards Subiaco (s.s. Sublacense); in Subiaco the ring road (towards Livata and the hospital) leads – with an uphill road and several hairpin bends – to Monte Livata (the “mountain of Rome”), at m. 1250 above sea level, up to the Visitor Center (where it is also possible to rent snowshoes).

 1)Piana di Fondi di Jenne – Ciaspole in invernale; facile per iniziare; 2 ore e mezza.

-proseguendo la strada in salita, girare a destra per Jenne fino alla Piana. Qui si lascia l’auto.

– per il sentiero 82 una bella ciaspolata nel bosco di faggi con lieve dislivello (con la guida di www.viverel’aniene.com) di due ore e mezza (8 km; 300 m. di dislivello). Si raggiunge la terrazza naturale di Campitelli con bel panorama. Bellissima giornata molto piacevole (effettuata il 20.2.21)

Piana di Fondi di Jenne – Snowshoes in winter; easy to get started; 2 and a half hours. -Continuing the uphill road, turn right towards Jenne as far as the Piana. Here you can leave the car. – – for path 82 a beautiful snowshoe hike in the beech forest with a slight difference in height (with the guide of www.viverel’aniene.com) of two and a half hours (8 km; 300 m. of difference in altitude). You reach the natural terrace of Campitelli with a beautiful view. Beautiful very pleasant day (carried out on 20.2.21)

2)Monte Autore da Campo dell’Osso e rit.

Gita per tutti (4 ore)

proseguendo la strada in salita da Monte Livata, giungere fino a Campo dell’Osso (1547 s.l.m.). Qui si lascia l’auto e si inizia la gita a piedi.

-Si prende il sentiero 651 sulla destra del piazzale, verso Monna dell’Orso attraverso un sentiero che sale dolcemente nel bosco con chiare evidenze carsiche. – Il sentiero prende poi a salire sempre nel bosco, fino a giungere in cresta (m. 1737 s.l.m.); – prosegue in quota con bel panorama fino ad un ampio prato (cui si arriva attraverso un’ultima salita ripida) e poi -superato un tratto di sentiero pianeggiante con un passaggio leggermente esposto in cui bisogna avere il piede fermo- si giunge ad un trivio denominato le Vedute (m. 1751 s.l.m.);  – da qui la salita al Monte Autore è piuttosto breve (15 minuti) e si è premiati da un bellissimo panorama e dalla conquista della cima più alta della provincia di Roma (m. 1855 s.l.m.)

-La discesa ci porta nuovamente alle Vedute ma poi si può prendere il sentiero n. 673c che scende nel bosco di faggi piacevolmente fino a giungere nuovamente a Campo dell’Osso

Valutazioni: splendida e piacevole gita che fa conquistare una vetta importante per l’area (la più alta della provincia); attraverso una splendida faggeta, fenomeni carsici e panorami molto belli. Luoghi di ristoro solo a Campo dell’Osso. Effettuata con il Rotary Club Roma Sud il 25 settembre 2021.

2) Monte Autore from Campo dell’Osso and rit. – Excursion for all (4 hours) – continuing the uphill road from M.Livata, you will reach Campo dell’Osso (1547 above sea level). Here you leave the car and start the tour (=walk). – -Take path 651 on the right of the square, towards Monna dell’Orso through a path that climbs gently into the woods with clear karst evidence. – The path then continues to climb in the woods, until it reaches the ridge (m. 1737 s.l.m.); – continues at high altitude with a beautiful view up to a large meadow (which can be reached via a last steep climb) and then – after passing a stretch of flat path with a slightly exposed passage where you must have a steady foot – you reach a crossroads called the Views (1751 m asl); – from here the climb to Monte Autore is rather short (15 minutes) and you are rewarded with a beautiful view and the conquest of the highest peak in the province of Rome (1855 m asl) – The descent takes us back to the Views but then you can take the path n. 673c which pleasantly descends into the beech forest until it reaches Campo dell’Osso again – Evaluations: splendid and pleasant excursion that conquers an important peak for the area (the highest in the province); through a splendid beech forest, karst phenomena and very beautiful views. Refreshment areas only in Campo dell’Osso. Carried out with the Rotary Club South Rome on 25 September 2021.