Abruzzo: Velino Sirente

VELINO – SIRENTE

Area della Valle del Salto / Campo Felice = 1) lago Duchessa – 2) M.Puzzillo

Area di Ovindoli = Serra di Celano

Un sistema morfologico che divide la zona dell’aquilano da quella della marsica, con il velino (terza cima appenninica), di grande interesse ambientale, ancora ben preservato. Vi nidificano i grifoni, si incontrano cervi, oltre che animali da pascolo; laghi e monti si alternano in un ambiente ancora integro. 

Area della Valle del Salto / Campo Felice

  1. Lago della Duchessa

Itinerario: Parcheggio del parco – Val di Fua – Vallone del Circo – Lago della Duchessa – Valle della Cesa – Parcheggio del parco – complessive 5 ore di cammino – per camminatori allenati –

– Uscita della A24 per Lago del Salto e quindi, alla rotonda, si prende la terza uscita e si segue l’indicazione (non per gli uffici a Corvaro di Borgorose, ma) per il Parco regionale Montagne della Duchessa (www.riservaduchessa.it), che, attraverso una stretta via asfaltata salgono a circa 870 m. slm fino ad un parcheggio, dove si lascia l’autovettura.

Una volta lasciato il parcheggio a piedi, dopo un breve tratto di sentiero carrozzabile in piano, sulla destra si diparte il sentiero che sale per la Val di Fua, un canalone stretto nel suggestivo bosco che va ripido con un buon fondo, fino all’ultima sua parte, dove si devono superare alcune rocce che hanno una leggera esposizione sulla vale e prevedono in costa un semplice passaggio con una catenella di sicurezza.

Il sentiero porta così al Vallone del Circo, attraversando una bellissima faggeta; la salita ripida (ed anche molto ripida) prosegue e via via diviene più leggera fino ad arrivare al c.d. alberone (un gran faggio isolato) che apre ad un diverso paesaggio costituito da un altipiano in un ampio catino glaciale.

La salita ora più leggera porta con comodo sentiero ad alcune malghe di pastori (se si è fortunati si trova Amerigo, con le sue ricotte ed un buon “primo sale”); quindi, in dieci/quindici minuti, al lago della Duchessa, bellissimo specchio d’acqua piovana cui si abbeverano cavalli e mucche sovrastato da un circolo di rocce e prati che lo cingono.

La salita è complessivamente di circa 2 ore e mezza ad un passo regolare; si giunge a 1.740 s.l.m. (superando quindi un dislivello di circa 900 metri, per lo più nelle prime due parti del percorso).

Dopo essersi goduti il panorama sul lago, e gustato un panino al sacco (non c’è acqua dunque borracce necessarie), si può ritornare verso la base, anche attraverso un altro percorso; prima dell’ultima malga che si incontra, sulla destra si diparte un visibile comodo sentiero che sale fino ad una sella da cui si può ammirare l’altopiano e la valle sottostante (circa 50 metri di dislivello; circa una mezz’ora dal lago).

Da qui la lunga discesa, solo inizialmente piacevole, su una carrozzabile ripida e sdrucciolevole lungo la Valle della Cesa, che conduce all’originario bivio ed al parcheggio in 2 ore circa.

Valutazioni: bella passeggiata che presuppone buone gambe per il dislivello da superare, con una maggiore fatica in discesa per il fondo sconnesso. La salita nel bosco consente un’ascesa piacevole anche estiva. La varietà degli ambienti (tre tra loro diversi) della val di Fua e del vallon del Circo fino allo splendido sito del lago, meritano la gita.  Spicca l’assenza di punti di ristoro anche alla partenza della gita (effettuata 20.6.20).

– A24 – exit for Lago del Salto and then, at the roundabout, take the third exit and follow the signs (not for the offices in Corvaro di Borgorose, but) for the Montagne della Duchessa regional park (www.riservaduchessa.it ), which, through a narrow asphalted road, rise to about 870 m. slm up to a parking lot, where you leave your car.

-Once you leave the parking lot on foot, after a short stretch of flat path, on the right the path that goes up to the Val di Fua branches off, a narrow gully in the suggestive forest that goes steep with a good bottom, until the last its part, where you have to overcome some rocks that have a slight exposure on the valley and provide a simple passage on the coast with a safety chain.

The path thus leads to the Valley of the Circus, crossing a beautiful beech forest; the steep path (and also very steep) continues and gradually becomes lighter until you reach the so-called “alberone” (a large isolated beech) which opens to a different landscape consisting of a plateau in a large glacial basin.

The now lighter climb leads with a comfortable path to some shepherds’ huts (if you are lucky you will find Amerigo, with his cheese, particulary ricotta and a good “first salt”); then, in ten / fifteen minutes, at the lake della Duchessa, a beautiful mirror of rainwater where horses and cows drink, dominated by a circle of rocks and meadows that surround it.

The ascent takes about 2 hours and a half at a regular pace; it reaches 1,740 a.s.l. (thus overcoming a vertical drop of about 900 meters, mostly in the first two parts of the route).

After enjoying the view on the lake, and enjoying a packed sandwich (there is no water therefore water bottles necessary), you can go back to the base, also through another path; before the last hut you meet, on the right there is a visible comfortable path that climbs up to a saddle from which you can admire the plateau and the valley below (about 50 meters in altitude; about half an hour from the lake). From here the long descent, only initially pleasant, on a steep and slippery carriage road along the Valle della Cesa, which leads to the original crossroads and parking in about 2 hours. Hence the return..

Ratings: nice walk that requires good legs for the difference in altitude to be overcome, with greater downhill fatigue for the rough terrain. The climb in the woods allows a pleasant ascent even in summer. The variety of environments (three different from each other) in the Val di Fua and the Circo valley up to the splendid site of the lake are worth the trip. The absence of refreshment points also stands out at the start/end of the tour (20.6.20).

2- Monte Puzzillo: Area Campo Felice – Valico della Chiesola – Monte Puzzillo (per Monte Fratta, Monte Cornacchia e rit. Per Valle del Morretano); 5 ore – per camminatori con un minimo di esperienza e che non soffrano di vertigini.

In auto – uscita Tornimparte della A24 – direzione Campo Felice. Si parcheggia l’auto al Valico della Chiesola di Lucoli (1656 slm).

Alla destra un sentiero nel bosco che sale subito ripido per poi -uscendo dal bosco- proseguire in cresta ed in salita fino al Monte Fratta (1876 slm);

Il sentiero 5 scende (1843 slm) per poi riprendere quota raggiungendo il Monte Cornacchia (2010 slm); per lo più si cammina in cresta e sempre con un gran bel panorama (a sinistra la piana di Campo Felice e sullo sfondo il Gran Sasso; a destra la Valle del Morretano).

Si prosegue sempre nella stessa direzione giungendo finalmente alla cima del Monte Puzzillo (2174 slm), cui si giunge dopo un lungo crinale esposto ai venti e con vista a 360 ° (visti anche grifoni).

Si può prevedere un percorso ad anello. Nel ritorno, alla fine del crinale più esposto, ci si getta in forte discesa sulla sinistra verso la Valle del Morretano, giungendo al Valico (1983 slm). Da qui (sentiero 5A) un sentiero scende dolcemente e comodamente nella valle fino al Valico della Chiesola ed all’auto.

Commenti: percorso panoramico e di soddisfazione; di una durata di circa 4/5 ore; non ha rifugi e dunque l’acqua è da portare (effettuato 11.7.20).

By car – Tornimparte exit of the A24 – direction Campo Felice. Park the car at the Chiesola di Lucoli Pass (1656 asl).

On the right a path in the woods that immediately climbs steeply and then – coming out of the woods – continue along the ridge and uphill to Monte Fratta (1876 asl);

Path 5 descends (1843 asl) and then regains altitude reaching Monte Cornacchia (2010 asl); mostly you walk along the ridge and always with a great view (on the left the plain of Campo Felice and in the background the Gran Sasso; on the right the Morretano Valley).

It continues in the same direction, finally reaching the top of Monte Puzzillo (2174 asl), which is reached after a long ridge exposed to the winds and with a 360 ° view (also seen griffins).

A circular route can be envisaged. On the way back, at the end of the more exposed ridge, you throw yourself down steeply to the left towards the Morretano Valley, reaching the Valico (1983 asl). From here (path 5A) a path descends gently and comfortably into the valley to the Valico della Chiesola and to the car.

Comments: panoramic and satisfying route; lasting about 4/5 hours; it has no shelters and therefore water is to be brought (carried out on 11.7.20).

°

3- Serra di Celano – Monte Tino: Area di Ovindoli – 3 ore abbondanti – per camminatori con un minimo di esperienza e che non soffrano di vertigini (nella seconda parte della gita, sulla cresta).

In auto – uscita Tornimparte della A24 – direzione Campo Felice – tunnel verso altipiano delle Rocche – si prosegue verso Ovindoli che rimane sulla destra seguendo indicazioni per la Serra di Celano; si prende poi sulla destra una strada sterrata (1375 slm) verso il Rif. / Rist. La Serra proseguendo per circa 2 km, superando il Fontanile di Curti fino alla biforcazione con il ristorante; si lascia l’auto su uno slargo sulla destra (1635 slm).

Si segue il sentiero 11, prima in una carrareccia deruta, quindi inerpicandosi su un pendio scosceso di prato che fa da anfiteatro sotto Serra dei Curti,  fino alla sella (1823 slm).

Si sale a questo punto sulla parte rocciosa della Serra di Celano, con un primo tratto ripido (possibile utilizzo di mani) e quindi con facile percorso tuttavia su cresta piuttosto stretta in alcuni punti (è percorso da attenzionare per chi soffre di vertigini o solo timore del vuoto), giungendo in 15 minuti circa alla croce di vetta del Monte Tino (1923 slm), da cui splendido panorama a 180° dalla piana del Fucino al Velino, dal Sirente e alla vetta del Gran Sasso, etc.

Il grifone è sempre presente e accompagna i nostri passi in cresta sotto e sopra di noi, con ampie volute,  la maestosa apertura alare ed il suo caratteristico colore beige (effettuato 30.9.23).

(for walkers with a minimum of experience and who do not suffer from vertigo (in the second part of the trip, on the ridge). – By car – Tornimparte exit of the A24 – direction Campo Felice – tunnel towards the Rocche plateau – continue towards Ovindoli which remains on the right following signs for the Serra di Celano; then take a dirt road on the right (1375 m asl) towards the Rif. / Rist. La Serra continuing for about 2 km, passing the Fontanile di Curti until the fork with the restaurant; leave the car in a clearing on the right (1635 asl). Follow path 11, first on a dirt track, then climbing up a steep meadow slope that acts as an amphitheater under Serra dei Curti, up to the saddle (1823 asl). At this point you go up the rocky part of the Serra di Celano, with a steep first section (possible use of hands) and then with an easy route, however on a rather narrow ridge in some points (it is a route to be careful for those who suffer from vertigo or just fear of the void), arriving in about 15 minutes at the summit cross of Monte Tino (1923 asl), from which a splendid 180° panorama from the Fucino plain to the Velino, from Sirente and to the summit of Gran Sasso, etc. – The griffin is always present and accompanies our steps on the ridge below and above us, with large spirals, its majestic wingspan and its characteristic beige color (performed 30.9.23)