Passo Giau

 Le gite qui descritte sono quelle che partono dal Passo Giau o dai suoi dintorni ed interessano i gruppi  di montagna limitrofi; così dal Passo Giau ci sono gite che consentono di salire sul Nuvolau o sulle Cinque Torri; sulla Croda da Lago o sul Monte Cernera; sul Monte Pore. Sono per lo più passeggiate adatte a tutti. L’area è collegata con quella del Nuvolau/ Cinque Torri; si consiglia quindi di vedere anche la relativa pagina

The trips described are those that depart from Passo Giau or its surroundings and interest the neighboring mountain groups; so from Passo Giau there are trips that allow you to climb the Nuvolau or Cinque Torri; on the Croda da Lago or Monte Cernera; on Monte Pore. They are mostly suitable walks for everyone. See also Nuovolau/Cinque Torri

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Area: Passo Giau / Cinque Torri – Giau – Rio Curto (intera giornata – per tutti – quattro ore circa)

Percorso:

-si giunge al Rif. Passo Giau in automobile dove si parcheggia;

-da qui si prende il sent. 443 costeggiando il Nuvolau dal versante di Cortina e, superate due selle, si giunge al Rif.  5 Torri (2/2,5 h);

-da qui –a meno di non tornare sui propri passi- la discesa presenta due opzioni:

i) su Rio Curto (sent. 439 – 437; 1,5/2 h), cioè sulla strada per il Passo Giau (si veda la gita 5 Torri – Rio Curto, nell’area Nuvolau / 5Torri);

ii) al Rif. Scoiattoli e quindi al Rif. Bai de Dones (cioè alla base della seggiovia delle 5 Torri) (si veda la gita relativa nell’area Nuvolau / Cinque Torri (17.8.84);

Valutazioni: Bella gita anche con bimbi, su roccia prima e su prati poi – necessita comunque di un certo impegno fisco poiché la prima parte impone di superare due selle con salite piuttosto ripide; la discesa su Rio Curto è ripida e molto sdrucciolevole, specie se è piovuto – opportune 2 automobili, poiché una va lasciata a Rio Curto ovvero alla base della seggiovia delle Cinque Torri  [effettuata i) quando il più piccolo aveva 3 anni nel 18.8.98 e poi 8.8.05; ii) 17.8.84]. 

– reach the Rif. Passo Giau by car where you park; – from here take the sent. 443 along the Nuvolau from the side of Cortina and, after two saddles, you reach the Rif. 5 Torri (2 / 2.5 h); – from here – unless you return to your own pass – the descent has two options: i) on Rio Curto (439 – 437, 1.5 / 2 h), ie on the road to Passo Giau (see the 5 Torri – Rio Curto tour, in the Nuvolau / 5Torri area); ii) at Rif. Scoiattoli and then at the Rif. Bai de Dones (ie at the base of the 5 Torri chairlift) (see the excursion in the Nuvolau / Cinque Torri area (17.8.84); Ratings: A beautiful trip with children, on rock first and then on meadows – however, requires a certain amount of commitment because the first part requires to overcome two saddles with rather steep climbs; the descent on Rio Curto is steep and very slippery, especially if it rained – appropriate 2 cars, since one should be left in Rio Curto or at the base of the Cinque Torri chairlift [made i) when the youngest was 3 years old in 18.8.98 and then 8.8.05; ii) 17.8.84].

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Area: Passo Giau – Muraglia di Giau (1/2 giornata – per pochi appassionati e dotati di buon fiato  – due ore circa )

Percorso: da passo Giau per il sent. 443 costeggiando il Nuvolau dal versante di Cortina; – si può cercare  la “muraglia di Giau” (che si vede distintamente sulla sinistra della strada del Passo, salendo) o meglio le pietre segnaletiche apposte sul confine tra Venezia (=San Vito) e Austria (Cortina) nel 1753. Le pietre (sono 3; ed una presso il rifugio del Passo) sono sulla roccia del Nuvolau;

-il ritorno è al passo Giau.

Valutazioni: La ricerca del vecchio confine tra la Serenissima Repubblica di Venezia e l’Impero d’Austria è appassionante ed anche faticosa, poiché bisogna lasciare il sentiero ed avventurarsi per ghiaione – da “iniziati” – portarsi acqua poichè il rifugio è solo al passa; bisogna poi avere buon orientamento  e fiato [effettuata 18.8.98].

from Passo Giau for the sent. 443 along the Nuvolau from the side of Cortina; – you can look for the “wall of Giau” (which is clearly visible on the left of the Passo road, rising) or rather the signaling stones affixed to the border between Venice (= San Vito) and Austria (Cortina) in 1753. The stones ( they are 3, and one at the Passo refuge) are on the Nuvolau rock; Ratings: The research for the old border between the Serenissima Republic of Venice and the Empire of Austria is exciting and even tiring, because you have to leave the trail and venture out scree – from “initiated” – bring water as the shelter is only in passing; then you must have good orientation and breath [carried out 18.8.98].

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Area: Passo Giau / Nuvolau  ferrata Ra Gusela al Nuvolau (e giro del Nuvolau) (intera giornata – tre/quattro ore di cammino circa – necessaria attrezzatura da ferrata)

Percorso:

si giunge al Rif. Passo Giau in automobile dove si parcheggia;

-da qui prendere il sent. 443 costeggiando il Nuvolau dal versante di Cortina;

-si prende poi sulla destra il sent. 438 che sale sulla Ra Gusela, con un tratto di forte salita aiutati in un punto da corda;

-il sentiero prosegue per la via ferrata Ra Gusela, che interessa propriamente solo lo spigolo conclusivo;

–si giunge così al Rif. Nuvolau da cui –con il sent. 439- si giunge al Rif. Averau;

-da qui si scende sulla sinistra per sent. ripido 464, sotto la seggiovia Fedare – Averau;

-al bivio con  il sent. 452, si segue quest’ultimo che costeggia il Nuvolau dal lato del Colle Santa Lucia e si giunge nuovamente al Passo Giau.

Valutazioni: Alla ferrata si giunge dopo un tratto piuttosto lungo di sentiero, ed il percorso attrezzato interessa solo l’ultimo tratto in spigolo; la ferrata è facile – necessita comunque di passo fermo, assenza di vertigini  e attrezzatura [effettuata: 12.8.88; 9.8.90; 3.8.97].

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Area: Passo Giau / Nuvolau – Seggiovia delle Marmotte (intera giornata; si veda anche la sezione Nuvolau)

Percorso:

-Si supera con l’automobile il Passo Giau e si prosegue in discesa per alcuni tornanti, fino ad incontrare sulla destra della strada il Rif. Fedare, dove si parcheggia;

– si prende la seggiovia fino a Rif. Averau;

 – da qui 2 possibilità:

i) salita fino al Rif. Nuvolau (sent. 439 – 45 min – 160 m. dislivello) e rit. (30 min.)

– si scende poi sulla sinistra per sent. ripido 464, sotto la seggiovia Fedare – Averau;

– al bivio con  il sent. 452, si segue quest’ultimo che costeggia il Nuvolau dal lato del Colle Santa Lucia e si giunge nuovamente al Passo Giau (1,5/2h – 200 m. dislivello) [effettuata 22.7.06]

ii) discesa al Rif. Fedare per sent. 464 che scende sotto la seggiovia con una discesa piuttosto ripida (1/1,5 h  – 400 m. dislivello) [effettuata 11.8.03];

Valutazioni: Facile e panoramica – adatta a tutti – in caso di scesa sul passo Giau, opportuno trovare lì l’automobile (quindi è necessario organizzare 2 automobili). Si vedono le marmotte con grande facilità dalla seggiovia.

Passo Giau / Nuvolau – “Marmots” chairlift (full day, see also the Nuvolau section) Path: -You pass the Giau Pass by car and continue downhill for some hairpin bends, until you reach Rif. Fedare on the right of the road, where you park; – take the chairlift to Rif. Averau; – here 2 possibilities: i) up to the Nuvolau (439 – 45 min – 160 m difference in altitude) and rit. (30 min.) – go down then on the left to hear steep 464, under the Fedare – Averau chairlift; – at the junction with the sent. 452, you follow the latter that runs along the Nuvolau from the side of the Colle Santa Lucia and you arrive to Passo Giau (1.5 / 2h – 200 m difference in height); in this case leave a car there, before start the trip from Fedare [carried out 22.7.06] ii) descent to the Ref. Fedare per sent. 464 which descends below the chair lift with a rather steep descent (1 / 1.5 h – 400 m difference in height) [carried out 11.8.03]; Ratings: Easy and panoramic – suitable for everyone – in case of descent on the Giau pass, it is advisable to find the car there (so you need to organize 2 cars). You can see the marmots with great ease from the chairlift.

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Area: Passo Giau – Monte Pore (intera giornata – gita per tutti – tre/quattro ore)

Percorso:

– Si supera con l’automobile il Passo Giau (m. 2.236 s.l.m.) e si prosegue in discesa per alcuni tornanti, fino ad incontrare sulla destra della strada il Rif. Fedare (m. 2000 s.l.m.), dove si parcheggia;

– da qui, davanti alla partenza della seggiovia, si prende il sentiero 463 che porta direttamente alla cima del Monte Pore (m. 2.405 s.l.m.; 400 m. dislivello);  la prima parte del sentiero sale tra i prati piuttosto dolcemente (non ci si preoccupi di un segnale di divieto di transito apposto da un locale sul sentiero; il sentiero è corretto e riprende appena superata la sua baita), supera una chiesetta giungendo ad un altopiano con mirtilli ed un trivio;

– si prosegue verso la cima con una prima forte salita che si interrompe con un piccolo pianoro in cresta (con un passaggio comodo ma che potrebbe essere considerato esposto) per poi proseguire fino alla vetta in modo erto con parti sdrucciolevoli; si sale rapidamente e ripidamente tra prati, rocce, mirtilli e parti di trincee di seconda linea italiana.

La vetta è piccola e molto molto panoramica.

– il ritorno per lo stesso sentiero.

Valutazioni: Gita di buon livello con salita panoramica al Monte e con soddisfazione per la conquista della vetta – incredibile ed inaspettato il panorama a 360° che si gode dalla cima –  mirtilli tanti, rododendri – poco conosciuta e dunque con pochi gitanti – non c’è rifugio in vetta, dunque portare panini ed acqua; il rifugio è il Fedare (partenza ed arrivo)[effettuata il 13.8.06, con molta neve imprevista in cima e con S. Messa nella Chiesetta; il 27.8.12; 17.8.17; 13.8.21].

Passed the Giau Pass (2.236 s.l.m.), continue downhill for some bends, until you meet on the right Rifugio Fedare (2000 m.), where you park; – From here, in front of the chairlift, take the path 463 leading directly to the summit of Monte Pore (m. 2.405 s.l.m; 400 m altitude difference); The first part of the path rises somewhat gently in the meadows, surpassing a little church reaching a plateau with blueberries and a trivial; – you continue to the top with a steep climb that breaks off with a small plateau on the ridge then proceed to the summit in a dense way; all on the lawn. The summit is small and scenic. The return is the same. Reviews: A good trip with a panoramic climb to the Mount and with satisfaction for the conquest of the summit – many blueberries – the incredible and unexpected 360 ° panorama that can be enjoyed from the top – many blueberries, rhododendrons – little known and therefore with few hikers – there is no refuge at the top, so bring sandwiches and water; the refuge is the Fedare (departure and arrival) [made on 13.8.06, with lots of unexpected snow on top and with Holy Mass in the Church; On 27.8.12; 08/17/17; 13.8.21].

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Area: Passo Giau – Monte Cernera (intera giornata – gita per tutti, senza la variante alla cima  – tre / cinque ore di cammino).

Percorso:

-si giunge al Rif. Passo Giau (m. 2.236 s.l.m.) in automobile (qui si parcheggia) e ci si dirige in direzione Croda da Lago per sent. 436;

-seguendo il sentiero si giunge alla forcella de Zonia ed ancora proseguendo alla forcella de Col Piombin (m. 2.311 s.l.m.);

– si devia sulla destra per forcella Ciazza e Monte Cernera; si prosegue a mezza costa (sentiero tranquillo, in leggera discesa e con saliscendi; presenta però un solo passaggio con due chiodi e corda fissa che può dare fastidio a chi soffre di vertigini) per circa 45 min/1 ora; bel panorama sulla valle (il Pian de Possoliva) con probabilità di vedere (oltrechè sentire) marmotte;

-si giunge sotto una prima sella e dopo una salita ripida aiutata da alcuni chiodi con corda fissa, ripido un sentiero (= tracce di sentiero) per circa 200 m. di dislivello (15/45 min); si giunge fin sotto uno sperone di roccia e sulla destra una piccola sella con prati (forcella Ciazza; m. 2.310); qui ci si può fermare, godendo panorama.

variante: salita facoltativa: lo sperone di roccia si supera con un ulteriore piccolo tratto attrezzato.  La salita alla cima (m. 2.664 s.l.m.), consiste in due passaggi di sentiero attrezzato e da un successivo  sentiero molto ripido ed esposto al vento, da vetta; si giunge ad una croce con un panorama mozzafiato (45 min.-1 h).

-il ritorno è per il medesimo sentiero.

Valutazioni: Gita molto bella con pochissima gente, adatta a tutti (seppure c’è qualche passaggio esposto), fino alla variante di vetta. Quest’ultima fa cambiare la gita per categoria di difficoltà e qui serve un minimo di consapevolezza e tecnica; attenzione al meteo, essendo molto esposto ai venti; la parte attrezzata è facile ma si consiglia attrezzatura; assenza di vertigini; la soddisfazione della cima è grande e merita lo sforzo in più [effettuata il 9.8.10 e il 21.8.17; senza variante il 18.8.14 e il 19.8.20].

Path: – you reach the Rif. Passo Giau (m. 2,236 s.l.m.) by car (here you park) and head towards Croda da Lago for sent. 436; – following the path you reach the Focella Zonia and continue to the Forcella Col Piombin (2,311 m); – go to the right for Ciazza and Monte Cernera; Continue halfway (quiet path, slight downhill and uphill, with only one pass with two nails and fixed rope) for about 45 min / 1 hour; Beautiful panorama of the valley (the Pian de Possoliva) with a chance to see (as well as feel) marmots; – After steep climbing helped by some fixed rope nails, climb up a trail  for about 200 m. of altitude difference from the beginning (15/45 min); You reach below a rock spur and to the right a small saddle with meadows (forcella Ciazza, m. 2,310); Here you can stop, enjoying the panorama. -optional climb: the rock spur is overcome with a further small equipped stretch. The climb to the summit (2,664 m) consists of two footpaths and a very steep, windy windmill; You reach a cross with a breathtaking view (45 min-1 h); same path to return. Reviews: Very nice trip with very few people, suitable for everyone, up to the variant of summit. The latter changes the tour by category of difficulty and here it serves a minimum of awareness and technique; attention to the weather, being very exposed to the winds; The equipped part is easy but equipment is recommended; perhaps even without dizziness; the top satisfaction is great and deserves the extra effort [performed on 9.8.10 and 21.8.17; Without optional climb  18.8.14 + 19.8.20].

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Area: Passo Giau – Mondeval (intera giornata – gita per tutti  – cinque ore di cammino).

Percorso:

-si giunge al Rif. Passo Giau in automobile, dove si parcheggia;

-per sent. 436 ci si dirige in direzione Croda da Lago;

-si giunge per il sentiero alla forcella de Zonia ed ancora proseguendo alla forcella de Col Piombin;

-si segue sempre il sent. 436, scendendo e risalendo (faticosamente) in direzione della forcella Giau (fin qui 2,5 h);

-qui il sentiero si biforca e da qui tre possibilità;

i) o si prosegue per il 436 verso la forcella Ambrizzola e dunque la Croda da Lago (con ritorno per lo stesso sentiero ovvero ci si inserisce nel circuito delle gite della Croda, cui si rinvia);

ii) o si scende per il sent. 465 e quindi, alla biforcazione del Ponte dei sassi, si procede verso sinistra per aggirare il Monte Mondeval e giungere poi alla forcella Ambrizzola;

iii) o si scende per il sent. 465 e, dopo poco, si seguono sulla sinistra le tracce di sentiero che costeggiano Mondeval dal lato Croda da Lago, fino a giungere, attraversando prati e costeggiando un laghetto, al luogo del ritrovamento dell’uomo mesolitico di Mondeval. Il ritorno è per lo stesso sentiero (2,5 h circa).

Valutazioni: Bella gita che diviene più rilassante nella seconda parte. Il sito di rinvenimento del“l’uomo di Mondeval”, oggi conservato al museo Vittorino Cazzetta di Selva di Cadore (BL), è recintato cosicchè si vede solo da lontano e nulla c’è –tranne un cartello- che ricordi l’evento. Per maggiori info:

http://www.altocadore.it/it/vivere_lalto_cadore/storia/mondeval.htm

oppure Museo Vittorino Cazzetta di Selva di Cadore http://www.altocadore.it/it/vivere_lalto_cadore/storia/mondeval.htm

Area: Passo Giau – Mondeval (full day – excursion for all – five hours of walking). Path: – you reach the Rif. Passo Giau by car, where you park; -for sent. 436 head towards Croda da Lago; you reach the fork to the Zonia fork and continue to the Col Piombin fork; – always follows the sent. 436, descending and ascending (laboriously) towards the Giau fork (up to 2.5 h); – here the path forks and hence three possibilities; i) or continue on the 436 towards the Ambrizzola fork and therefore the Croda da Lago (with return for the same path or that is inserted in the circuit of the trips of the Croda, to which reference is made); ii) or go down for the sent. 465 and then, at the bifurcation of the Ponte dei Sassi, proceed to the left to bypass Monte Mondeval and then reach the Ambrizzola fork; iii) or go down for the sent. 465 and, after a while, follow the trail on the left that runs along Mondeval from the Croda da Lago side, until you reach, crossing meadows and along a pond, to the place where the Mesevalic Man of Mondeval was found. The return is for the same path (about 2.5 hours). Ratings: A beautiful trip that becomes more relaxing in the second part. The site of the discovery of the “man of Mondeval”, now preserved in the Vittorino Cazzetta museum in Selva di Cadore (BL), is fenced so that you can only see it from afar and there is nothing – just a sign – that you remember the event . For more info see web site before http://www.altocadore.it/it/vivere_lalto_cadore/storia/mondeval.htm

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Area:  Giau / Croda da Lago (intera giornata –  cinque/sei ore di cammino)

Percorso:

– si lascia una macchina a Ponte Ru Curto (= strada del Passo Giau a 1.703 m. s.l.m.), e si prosegue –con le altre macchine- per il Passo Giau, dove si parcheggia;

– prendere il sent. 436 in direzione Croda da Lago;

– si giunge alla forcella de Zonia ed ancora proseguendo alla forcella de Col Piombin;

– si segue sempre il sent. 436, scendendo e risalendo (faticosamente) in direzione della forcella Giau (fin qui 2 h/2,5 h);

– qui il sentiero si biforca ma si prosegue sempre per il 436 verso la forcella Ambrizzola, costeggiando i Lastoni di Formin;

– si giunge così, con breve salita, alla Forcella Ambrizzola (1 h), proprio sotto il Becco di Mezzodì;

– da qui una discesa graduale costeggiando la Croda da Lago, si giunge al Rif. Palmieri (45 min.);

– dal Palmieri si prende il sent. 434 che, dopo un tratto in piano, scende in modo piuttosto ripido, fino ad arrivare al bivio con il sent. 437 che scende ancora nel bosco (180 m. di dislivello), per giungere a Rio Curto e dunque alla fine della gita (dal Palmieri complessivi 380 m. di dislivello e 2/2,5 h).

Valutazioni: Una bellissima gita che dal Giau porta alla Croda da Lago, facendoci ammirare i Lastoni di Formin e il Becco di Mezzodì, con un panorama su Cortina dalla Forcella Ambrizzola molto bello – La discesa su Rio Curto è molto ripida e sdrucciolevole [effettuata 20.8.12]

– leave a car at Ponte Ru Curto (= Passo Giau road at 1,703 m above sea level), and continue – with the other cars – to Passo Giau, where you park; – take the sent. 436 towards Croda da Lago; – you reach the fork de Zonia and continue to the fork of Col Piombin; – the sent is always followed. 436, descending and climbing (laboriously) in the direction of the Giau fork (so far 2 h / 2.5 h); – here the path forks but continues along the 436 towards the fork Ambrizzola, along the Lastoni di Formin – we arrive, with a short ascent, to the Forcella Ambrizzola (1 h), just below the Becco di Mezzodì – from here a gradual descent along the Croda da Lago, you reach the Rif. Palmieri (45 min.); – from the Palmieri you take the sent. 434 that, after a flat section, descends rather steeply, until you reach the junction with the sent. 437 that goes down again in the wood (180 m in altitude), to reach Rio Curto and therefore at the end of the trip (from the Palmieri total 380 m in altitude and 2 / 2.5 h). Ratings: A beautiful trip from the Giau to Croda da Lago, letting us admire the Lastoni di Formin and the Becco di Mezzodì, with a view of Cortina from the Forcella Ambrizzola very nice – The descent on Rio Curto is very steep and slippery [carried out 20.8 .12].